Il disturbo d’ansia


Il disturbo d’ansia rappresenta il disagio psichico piu’ diffuso nella società moderna, colpisce prevalentemente il sesso femminile quasi in misura doppia rispetto a quello maschile.
Le statistiche indicano che circa il 14% della popolazione mondiale soffre di questo disturbo.

L’ansia è uno stato generale di allarme psichico che se prolungato nel tempo tende ad incidere a livello fisico fino ad arrivare a evidenti manifestazioni sintomatiche.

Esiste uno stato di ansia fisiologico che consente di affrontare gli impegni e le difficoltà a cui si è normalmente esposti, l’ansia diventa invece patologica quando risulta essere sproporzionata rispetto alla portata reale della situazione e quando non si riesce a controllarla mediante una valutazione razionale del problema.

Dobbiamo considerare quindi due livelli che contribuiscono alla manifestazione del quadro ansioso, un primo livello è caratterizzato da un’ansia indotta da problematiche esterne di tipo ambientale,  che di solito cessa una volta affrontato e risolto  il problema, ed un secondo connotato da un’ansia interna che, come sosteneva Freud, determina un diffuso senso di inquietudine e paura che origina da una profonda conflittualità psichica di cui l’individuo non è pienamente consapevole.

Se tale conflittualità va a toccare aspetti significativi del proprio mondo interno il livello di ansia può essere ancora più intenso fino ad arrivare al panico accompagnato da somatizzazione quale sudorazione, tachicardia, sensazione di mancanza di aria.

Si è riscontrato che nella popolazione italiana esiste una incidenza tra il 2 e 4% di persone sofferenti di attacchi di panico e per il 70% è colpito il sesso femminile, che si conferma essere più vulnerabile allo stress.

Il trattamento psicoterapeutico può consentire, in questi casi, di entrare in contatto con la causa scatenante dell’ansia, anche nei casi in cui l’individuo pensa di conoscerne chiaramente la causa che è quasi sempre una copertura di qualcosa di più profondo.

Sebastiano Cesario

fonte: www.farodiroma.it