Il nostro sistema nervoso risente fortemente di tutti quelli che possono essere gli eventi della vita con i relativi vissuti, a volte non sempre positivi, e che possono determinare malessere e sofferenza. La psicoterapia, in questi casi, ci può aiutare ad affrontare questi momenti anche di forte disagio esistenziale che a volte incontriamo durante il nostro cammino.
Ma cosa è la psicoterapia? E’ soltanto un momento di sfogo che si esaurisce in una chiacchierata con qualcuno che ti ascolta ed accoglie aspetti privati ed intimi di se?
Evidenze scientifiche hanno dimostrato come la psicoterapia sia da considerarsi come una metodologia capace di apportare modifiche significative sia sul versante psichico che sull’organizzazione delle nostre reti neuronali.
Un trattamento psicoterapeutico “efficace” si accompagna a specifiche modificazioni, sia del proprio mondo psichico che di alcune aree cerebrali, regolandone il loro funzionamento.
La regolazione delle funzioni di alcuni circuiti neuronali eccessivamente attivi e predominanti, aspetto che determina ripetuti comportamenti ed emozioni poco funzionali al sano equilibrio psichico dell’individuo (ad es. comportamenti ossessivi, fobie, emozioni negative ecc..), è l’effetto che ogni psicoterapia così detta “efficace” persegue.
In questi ultimi anni, le nuove modalità di indagine delle neuroscienze (risonanza magnetica, tomografia, ecc..) hanno permesso di studiare in maniera approfondita il cervello umano e le modificazioni che intervengono in esso sia durante lo sviluppo che nella fase adulta, indotte dall’ambiente, dalle esperienze relazionali e dai vissuti emozionali. Tale processo di modificazione del cervello sia durante lo sviluppo che nell’età adulta è definita plasticità neuronale.
La scoperta delle modificazioni neuronali che intervengono nel cervello di persone adulte, come la formazione di nuove cellule nervose, ha abbattuto la credenza tradizionale della medicina che fino a pochi anni fa riteneva l’impossibilità delle cellule nervose a riprodursi dopo la nascita, considerando il cervello una struttura statica destinata a decadere nel corso della vita.
La scoperta della plasticità cerebrale evidenzia quindi la capacità intrinseca nel sistema nervoso di modificarsi in base alle modificazioni ambientali, esperienziali ed emozionali, sottraendosi così al destino imposto dal proprio corredo genetico.
Ultime ricerche hanno dimostrato come i processi mentali in toto siano l’espressione di interazioni tra funzioni del cervello e determinati geni e che la psicoterapia induce modificazioni nel comportamento e nel cervello, modificando anche i geni stessi.
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